mercoledì 10 ottobre 2012

inseparabile roseicollis



Abita nelle secche campagne nel sud-ovest dell'Africa. Il suo territorio si estende dal sud-ovest dell'Angola, nella maggior parte della Namibia e nel nord-ovest del Sud Africa. Vive fino a 1.600 metri al di sopra del livello del mare, in boschi di latifoglie, savane, zone semidesertiche e quelle montuose. Predilige zone con alberi e fonti d'acqua (ama l'acqua più di tutti gli altri agapornidi)
Le fughe dalla cattività sono frequenti in molte parti del mondo.

Pappagallo compatto e forte. Ha piumaggio base di un bel color verde, la maschera è di un rosso intenso con uno stacco netto tra verde e rosso sulla fronte mentre sul petto sfuma in rosso sulla gola, le remiganti (penne utilizzate per il volo) sono nere con il vessillo esterno verde, le timoniere hanno un particolare disegno circolare rosso nero verde e azzurro, il codrione è blu, gli occhi sono contornati da una fine striscia di piumette bianche, il becco è giallo verdastro, zampe grigio verdastre con unghie grigio scure. Oltre che nella colorazione ancestrale è presente in varie mutazioni di colore così diffuse che nelle mostre sono previste categorie per Roseicollis singoli o in gruppo. Una di queste mutazioni è il piumaggio del corpo di colore giallo (Lutino), ma ne esistono molte altre. Taglia: 16,5 cm L'apertura alare misura più o meno 106 mm. I piccoli hanno un becco con una base nera ma col tempo scompare.

 roseicollis non presentano dimorfismo sessuale, quindi per individuare il loro sesso, a metodi come il sessaggio endoscopico (molto invasivo), e il sessaggio molecolare che consiste nell'esame del dna estratto dalle piume. Si riproducono facilmente basta fornire nidi a cassetta (cm 25x20x30h) e materiale per l'imbottitura del nido come fronde di salice, ulivo, eucalipto, cannuccia palustre, fieno ed un'alimentazione adatta al periodo riproduttivo. Dopo aver ultimato la preparazione la femmina depone da 3 a 6 uova a giorni alterni ed inizia a covare dal 2º-3º uovo, le cova aiutata dal compagno per 23 giorni, i piccoli escono dal nido intorno al 45º giorno di vita, rimangono con i genitori ancora per 10-15 giorni durante i quali imparano a mangiare e abbeverarsi imitando i genitori, a 60 giorni è possibile separarli dai genitori.

Misto di sementi per parrocchetti, frutta e verdura variate, legumi bolliti, osso di seppia e mattoncino di sali minerali, pastoncino all'uovo secco e spighe di panìco, evitiamo di fornire una dieta troppo grassa e proteica. Non forniamo grit né solubile né insolubile, soprattutto quest'ultimo secondo recenti studi è molto dannoso per gli psitacidi. È importante lasciare a disposizione un beverino con acqua fresca.

Per una corretta igiene potremo sistemare sul fondo dell'alloggio carta di giornale separata dallo spazio accessibile agli aga da una griglia alta almeno 5 cm per evitare il contatto diretto con le feci, che anche se non particolarmente voluminose possono portare infezioni batteriche, possiamo quindi spruzzare poi a intervalli regolari un antiparassitario spray per ornitologia, elimineremo agevolmente i parassiti. Per mantenerli puliti e con un piumaggio sempre in ordine, anche tramite la loro stessa autonomia almeno quattro volte alla settimana sarebbe divertente e autopulente per loro fargli fare un bagno riponendo all'interno della loro gabbia una vaschetta piena d'acqua della loro portata, e toglierla quando hanno finito. Un altro modo divertente per loro e anche per chi li guarda, solo nel caso di quelli allevati a mano però, è quello di farli uscire dalla gabbia e metterli nelle vicinanze di un lavandino con l'acqua aperta. I pappagallini si divertiranno molto a fare il bagnetto sotto l'acqua corrente. Quando i pappagallini hanno finito chiudere l'acqua e rimetterli nella gabbietta. Se sono troppo bagnati, e la temperatura magari non è troppo alta, è consigliabile usare un asciugamano oppure (solo per i pappagallini più tranquilli) un phon a velocità bassa e non caldissimo.

Nessun commento:

Posta un commento